Mantova, la città dei Gonzaga - Aglaia Viaggi

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Mantova, la città dei Gonzaga

Mantova, la città dei Gonzaga

con navigazione “dai laghi mantovani al Po"

1° giorno

Ritrovo dei partecipanti davanti alla scuola e partenza in pullman granturismo per Mantova. Arrivo e inizio della visita della città. Arrivando da via Legnago, tra il lago di Mezzo e quello Inferiore ci si trova davanti il panorama classico della città con il complesso del Palazzo Ducale e il baluardo costituito dal Castello di San Giorgio. L’edificio è una fortezza imponente, a pianta quadrata, con quattro possenti torri angolari sporgenti, circondata da un fossato. Proseguendo ci si trova di fronte alla casa del Rigoletto (personaggio immaginario dell'opera omonima musicata da Verdi). A sinistra abbiamo l'ex mercato dei bozzoli da seta. Si prosegue con la visita dei portici rinascimentali e, dopo pochi passi, si è in Piazza Broletto, creata quando regolando le acque del Mincio fu possibile un ampliamento della città. Intorno al 1227 venne costruito il Palazzo del Podestà, massima autorità Comunale. Pranzo libero. Nel pomeriggio, proseguimento della visita: Piazza Erbe, così chiamata perché vi si teneva il mercato di verdura e frutta, il Palazzo della Ragione, la Torre dell'Orologio e la Rotonda di San Lorenzo. Si prosegue con la visita di Piazza Mantegna, dove si trova il Tempio di San Sebastiano eretto su disegno di Leon Battista Alberti nel 1460. Si prosegue per Viale Risorgimento, dove un tempo vi erano gli spalti che difendevano la città e il lago Paiolo, ora completamente interrato.  Attraversando viale Risorgimento e viale Isonzo ci si trova innanzi  ad uno dei due portali delle Aquile, che facevano parte di un complesso di alberi, siepi e giardini che delimitavano l'area intorno al Palazzo costruiti durante il periodo napoleonico. Al termine, visita di Palazzo Te: eretto tra il 1525 e il 1535 da Giulio Romano, è costruito su di un'isola che era divisa dalla città da un ampio fossato, tanto da permettere, in quei tempi, regate e feste sull'acqua. Era circondato da giardini, fontane, statue, viali alberati e costruzioni. In gran parte restaurato in tempi abbastanza recenti presenta ai visitatori tutto lo splendore dell'opera creativa  di Giulio Romano. Al termine, sistemazione in hotel nelle camere riservate. Cena. Pernottamento.

2° giorno
Prima colazione in hotel. Escursione in battello per effettuare la navigazione sui laghi o sul Mincio (durata circa 1 ora e 30 minuti) secondo l’itinerario prescelto. Pranzo libero. Nel pomeriggio, inizio del viaggio di ritorno con arrivo alla scuola previsto in serata.

Vi sono molti possibili itinerari di navigazione sul fiume Mincio e sui laghi mantovani. Ne suggeriamo uno.

Periplo del lago di Mezzo, della Vallazza e del lago Inferiore per leggere, dall'acqua, pagine di architettura e di storia. L'elegante disegno della Cartiera Burgo (anno 1960), opera di Pier Luigi Nervi, il "poeta del cemento armato"; poi il parco-memoriale di Andreas Hofer, l’eroe della resistenza tirolese contro Napoleone; la cinquecentesca Porta Giulia e il "Vasaròn", cascata dal lago Superiore. Nel lago inferiore, il campo-canoa dove s'allena la Nazionale italiana, il profilo maestoso della Reggia Gonzaghesca e oltre la diga Chasseloup-Masetti, il paese natale di Publio Virgilio Marone, Andes (oggi Pietole) immerso nelle ninfee.

IL FIUME DAI DUE NOMI

Il fiume Mincio ha le sue origini dal Lago di Garda cominciando il suo percorso a Peschiera del Garda e continuandolo attraversando alcuni paesi sino ad arrivare a Mantova dove forma tre laghi: Lago Superiore, Lago di Mezzo e Lago Inferiore. Poi prosegue il suo percorso fino a Governolo dove si immette nel Po.

In realtà, il Mincio è il secondo tratto del fiume Sarca, che nasce in Trentino per immettersi nel Lago di Garda, dal quale esce appunto con il suo nome trasformato in Mincio. Le Valli del Mincio, comprese fra Rivalta ed il Lago Superiore di Mantova, costituiscono una delle più importanti zone umide d'Italia. Il paesaggio si presenta come un intrico di minuscoli canali e piccoli specchi d'acqua dove affiorano ninfee e castagne d'acqua, oltre a numerosissimi fiori di loto e, tra la fitta vegetazione riparia, qualche raro ibisco. L'ambiente è ideale per la sosta stagionale e la nidificazione di molti uccelli quali aironi, garzette e falchi di palude.

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